Erbalunga, 12 agosto 2025
«DIETRO IL SIPARIO SONO LIBERA DI PIANGERE E DI URLARE»
Per un’intervista sarà da usare la preposizione a o con? Questa domanda me la sono posta, per la prima volta in vita mia, sedendomi a tavolino a rileggere gli appunti presi circa un mese fa durante una piacevole chiacchierata con Maria Cristina Gionta, l’attrice che non t’aspetti, una ex ragazza dagli occhi magnetici che mantengono lo sguardo concentrato alla ricerca continua della linfa del sapere. In realtà tra le due preposizioni c’è poca differenza, questione di sfumature, ma la tendenza mira a sottintendere che dietro un’intervista a qualcuno ci sia un’istituzione (che sia una testata giornalistica o un ente privato o pubblico): ciò significa, senza scomodare regole ufficiali, che, usando il con, il rapporto tra intervistato e intervistatore si addolcisca e che i ruoli si sciolgano al dialogo sodale intorno alla questione che più ci sta a cuore: la scelta di un buon bicchiere di vino che accompagni il pasto, intorno al quale le esperienze professionali e i primi ricordi di palcoscenico di Maria Cristina facciano da miglior condimento.
Il nome della Gionta non è da guest star, le produzioni ancora non giocano al rialzo per averla in compagnia, eppure Maria Cristina merita un riflettore particolare. Nel 2023, per esempio, da tenace frequentatrice dei palcoscenici off, è riuscita a entrare nella terna delle Maschere per il teatro come migliore interprete di monologo per Bellezza Orsini. La costruzione di una strega, drammaturgia e regia di Silvio Giordani (prossima replica nell’area archeologica di Formia il 21 agosto). «È stata un’avventura fantastica: anche se non ho vinto il premio, hanno vinto le emozioni. Sapere che una mia performance è stata apprezzata dalla critica specializzata mi ha riempito di gioia e soprattutto di entusiasmo.» Non so se sia un caso, ma la mancata premiazione d’allora, oggi ha certamente contribuito ad aprirle le porte del Teatro di Roma: farà infatti parte del cast di Sabato, domenica e lunedì che Luca De Fusco allestirà per l’imminente stagione (dal 25 novembre al 4 gennaio all’Argentina). Nella commedia di Eduardo, che è un dramma della borghesia in stile cechoviano, Maria Cristina sarà Elena, la moglie del ragioniere Ianniello, la cui presenza in casa Priore e le attenzioni che lui riserverà a donna Rosa porteranno scompiglio e alimenteranno invidie e gelosie. «Non è un ruolo da protagonista, ma è un passo in avanti verso quel teatro che sognavo da bambina.»